martedì 10 dicembre 2019

Il gatto di Schrödinger



In un mio post ho rilevato che vi sono stati pesanti endorsement a favore delle Sardine.  Monti, Saviano, Prodi, la Pascale, ed ora le Madamine, mi risulterebbe.


Posso trovare qualche logica positiva, nel senso di effettiva coincidenza, nel favore espresso da Saviano, però mi pare che Pascale, Prodi, Madamine e, soprattutto, Monti siano evidenti "baci della morte", dati con estrema malizia - è il caso di Monti - o in slanci colonizzatori intesi a mettere il cappello sopra a qualcosa che non ha ancora deciso cosa vuole essere, soprattutto nella base (forse gli organizzatori sono meno indefiniti).

Commovente vedere come Lega ed estrema sinistra ravvedano nella circostanza le stesse identiche logiche.

Le Sardine potranno anche essere un fuoco di paglia (senz'altro molti stanno agendo per avverare questa previsione), e sicuramente dovranno decidere cosa "fare da grandi", pena l'avvizzimento, come è capitato ad altri movimenti spontanei, tutti invariabilmente accusati di essere strumenti, più o meno consapevoli, del "potere".

A dispetto di questa ipotesi complottista però, rimangono a mio avviso una preziosa occasione che andrà probabilmente sprecata da chi potrebbe aiutarla a divenire un fenomeno di cittadinanza attiva consolidato, ma preferisce camminare guardandosi la punta dei piedi, o addirittura guardando all'indietro, andando di conseguenza a piantare solenni capocciate contro i pali.

Ho usato il termine "endorsement", da qualcuno ritenuto improprio, nel senso canonico di "sostegno esplicito a un candidato, a un movimento o partito, a un'iniziativa", come lo definisce la Treccani, dunque non credo di averlo usato in modo errato.

Dato che sono stato iscritto d'imperio, da un compagno qui del pavese, al gruppo FB delle Sardine di Pavia, ho la possibilità di osservare da vicino alcune delle dinamiche che stanno investendo un fenomeno che ritengo sia autenticamente spontaneo, giudizio che discende dalla varietà incredibile di posizioni e mentalità che ci si ritrovano.

In virtù della scarsa anzianità di servizio è troppo presto per dire che direzione prenderanno quei pesciolini, se la prenderanno naturalmente, e non finiranno col disperdersi.    Quello che ho visto, praticamente da un giorno all'altro, è stato l'aumento di post e commenti che sfracellavano i maroni su Bella Ciao, che mettevano le mani avanti, dicendo che se il gruppo fosse stato "troppo di sinistra" se ne sarebbero andati subito, e che fischiavano la vecchia canzone della sovrapponibilità tra fascismo e comunismo, in quanto "dittature sanguinarie".

A me sono subito sembrate le incursioni di provocatori e trollatori della cosiddetta "bestia" leghista, tese a creare ed esasperare contraddizioni facilmente innescabili, dato anche il basso tasso di cultura politica di molti aderenti.

Credo che intorno al banco di sardine si aggirino diversi predatori e opportunisti di ogni tipo. Abbiamo:

  • una destra fasciolegaiola che instilla dubbi per disperdere un fenomeno che sta dimostrando la consistenza reale del favore elettorale di cui gode la Lega, inferiore a quanto questa rivendica;
  • una politica organizzata che muove accorti passi per prendere la testa di "quel corteo" (il PD, con maggiori prospettive di successo rispetto ad altri);
  • una destra liberale che è interessata a ridimensionare Salvini, ma non a prezzo dell'attivazione di un popolo rimasto sinora silente di fronte alla sua controrivoluzione liberista;
  • un'estrema sinistra, cospicua nella sua inanità, che non saprebbe fare di meglio, ma che liquida comunque il tutto come "arma di distrazione di massa", nonostante ormai abbia scarsissima confidenza tecnica con le masse, da lunga pezza pochissimo frequentate.


In questo contesto, quegli endorsement sono in larga parte sospetti, e se anche dati in buona fede sono comunque costosi.

La cosa è rilevante e inevitabile proprio in dipendenza della programmatica indeterminatezza politica, operativa e ideale, sardiniana, una scelta forse inevitabile, ma scomoda e poco conveniente, in prospettiva, che è una specie di "gatto di Schrödinger" politico.  

Le sardine, infatti, si sono volutamente rinchiuse in una scatola.    Potrebbero essere qualsiasi cosa, e lo sono in realtà.  Sono, al momento, tutto e il contrario di tutto, e cosa diventeranno sarà deciso solo quando quella scatola verrà aperta, collassando tutte le possibilità in un esito univoco, che darà ragione a qualcuno e torto a qualcun altro.

L'estrema sinistra, con il suo programmatico disprezzo sta brigando in modo da "avere ragione", dato che ha reazioni assolutamente pavloviane e tracciabili con geometrica precisione, prive di acume e subalterne sotto ogni aspetto.

Le Sardine difficilmente si rivolgeranno a chi le sta sputtanando fin dal primo momento, dunque l'approdo tra le accoglienti braccia dem diventerà una "previsione autoavverante".  Le Sardine diventeranno effettivamente ciò che l'estrema sinistra rimprovera loro di essere, nonostante la cosa non sia al momento un destino ineluttabile. 

Si potrà allora dire che l'ipocrita bacio in fonte scoccato da Monti, l'affettuosa pacca in testa della Barale e il favore delle "madamine" (minchia, le madamine!) avranno funzionato benissimo.

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