lunedì 12 febbraio 2024

"Nemico di classe", anticaglia o categoria vigente?

《Tanti, anche politici, mi candidano a tanti posti in giro per il mondo, mostrando una sollecitudine straordinaria nei miei confronti. Li ringrazio moltissimo, ma vorrei rassicurarli. Se per caso decidessi di lavorare dopo questa esperienza, un lavoro me lo trovo anche da solo》



Palazzo Chigi, conferenza stampa del 11/02/22 - Mario Draghi dixit.



Dalla consultazione dei post degli anni passati, che Facebook mette a disposizione giornalmente, estraggo ciò che espressi in occasione di un mio post sull'esternazione di Draghi
, grondante disprezzo per la classe politica italiana, che ho messo in apertura.

Lo faccio oggi che siamo in un pre-regime che briga per condurci in un ambito presidenzialista con una democrazia recitata, compiendosi una lunga traiettoria che sta portando la "Repubblica nata dalla Resistenza" ad essere la segreteria esecutiva di interessi costituiti, potenti e privati, senza più alcun "laccio o lacciuolo" costituzionale in grado di limitare il potere cesarista che vogliono instaurare.

Commentando quella esternazione utilizzai l'espressione "nemico di classe" per definire l'allora Presidente del Consiglio, cosa che un amico mi rimproverò, addebitandomi di un sentimento veteromarxista fuori tempo massimo.
Quell'amico mi rampognava spesso sia per la mia inossidabile diffidenza verso il PD, uno degli sponsor di Draghi, sia per la mia indisponibilità a quel politicismo un po' straccione che vestiva di accorta sagacia una disposizione all'arretramento da ogni capacità di incidere sulla situazione politica. Oggi il mio amico è un po' meno critico nei miei confronti, non so se per stanchezza o per un riconoscimento delle mie ragioni... che non si ridurrà mai a tributarmi.
Gli risposi, comunque, con irato sarcasmo, che:
mi è in effetti giunta notizia dell'implosione dell'esperienza nota come "socialismo reale", ma non mi risulta che questo abbia comportato anche la fine dell'esistenza delle classi, tuttora vive e in ottima salute, con tutti i guasti che ciò comporta e le gerarchie che le legano e che regolano i rapporti di sfruttamento e le coercizioni connesse tra le componenti sociali.
Tutto quello che è variato è che la "classe vincente", per abbandono dell'avversario, ora ha come unico elemento regolatore la sua stessa inefficienza, a spese di tutti.
L'alfiere comunista sarà pure morto e sepolto, e grazie per avermelo riferito, ché io non mi ero accorto di nulla, teso com'ero ad ordire la vittoria del proletariato in una fumosa cantina della Bicocca, ma ho come l'impressione, sbaglierò di certo, che ciò non abbia reso il "nemico di classe" più bonario, o ragionevole, o meno avido, semmai il contrario, dato che niente gli si oppone più.
Ti dirò anche che tutti gli altri elementi di realtà che hai portato a supporto, un poco fuori contesto e discretamente pleonastici, mi erano già noti, ma ti ringrazio per avermeli fatti notare.
Draghi sarebbe comunque Draghi anche in un paese meno disastrato, perché il contesto agisce sul piano attuativo, ma non sulla strategia.
Detto questo, non posso fare a meno di notare che le mie considerazioni, del tutto contingenti, mi hanno guadagnato sia il rimprovero per essere stato troppo tenero con Draghi, sia un corrosivo perculamento perché sono stato, al contrario, troppo critico, peraltro proprio dopo aver detto che il giudizio di Draghi sulla nostra classe politica è, guarda un po', condivisibile, anche se arriviamo allo stesso punto per strade differenti.
Ho a questo punto la prova provata che non ascoltate altro che voi stessi, ed io ne avrei un po' pieni i cabbasisi.

Uno sfogo il mio forse inutile, ma che mi sento di sottoscrivere anche oggi quando la parabola introdotta nel lontano 2008, con il salto della quaglia piddino e la di poco successiva messa in opera della "necessità di un governo tecnico" crudamente liberista, hanno portato, passo dopo passo, all'insediamento di un governo di estrema destra agito da neofascisti con l'ineluttabilità di un teorema euclideo. Quella parabola, peraltro, non è ancora interamente compiuta e prevede l'instaurazione di un regime d'ispirazione presidenzialista privo dei contrappesi che, altrove, ne temperano gli eccessi.