venerdì 22 dicembre 2017

Quando due furbi s'incontrano uno dei due è costretto a cambiare categoria. (Michelangelo)

Non ho seguito la puntata del 21/12/17 di Piazza Pulita, ma mentre Di Battista veniva intervistato da Formigli, ho notato che su FB molti dei miei contatti che hanno aderito a Liberi e Uguali si sono espressi benevolmente verso il rappresentante pentastellato, certificando molte sue affermazioni come profondamente condivisibili.

Non è una modalità inconsueta, nel campo della sinistra, quella di prodursi in endorsement abbastanza incongrui, date le precedenti sferzanti critiche sui soggetti momentaneamente osannati. Avvenne anche ai tempi della prima guerra del Golfo, quando molti si produssero in entusiastici commenti a favore del Papa, che aveva una posizione programmaticamente pacifista, immemori di averlo sfanculato fino al giorno prima, quando parlava di aborto, e tornando a farlo alla prima occasione utile.

Sta di fatto che anche il più disattento degli osservatori può agevolmente rilevare che mentre Bersani torna a tendere la mano ai pentastellati, M5S supera, con una disinvoltura solo apparente, il suo originario dogma sulla non commistione con i partiti collusi e apre alla possibilità di alleanze quantomeno operative.
Sulla cosa ho un'opinione che forse è un po' azzardata, ma che mette insieme una certa ambiguità strategica di LeU e il passaggio di M5S da semplice macchina da opposizione a soggetto governante.

Io penso che la creatura politica di Bersani e D'Alema, che sta avendo un certo successo principalmente per il desiderio di molti simpatizzanti di fare qualcosa per uscire dal profondo buco nel quale si è cacciata la sinistra, sia alla fine più che altro un tentativo di reinventare il PD, ma senza Renzi e con lo scopo di recuperare il voto di sinistra copiosamente drenato dai 5Stelle fin dal loro apparire, ragione per la quale si produce in qualche apertura verso i pentastellati allo scopo di riappropriarsi di scaglioni di elettori persi da molto tempo.

Ma si tratta di un tentativo goffo e che fa mostra di una condiscendenza perfino ridicola, considerando che, stando ai sondaggi, LeU dentro M5S ci ballerebbe non meno di tre volte, nella migliore delle ipotesi.
Che c'entra? Beh diciamo che, come minimo, siamo di fronte a posizioni negoziali non precisamente equivalenti. M5S ha le vele al vento, si è tenuto le mani libere, gode di una rendita di posizione cospicua e ha molte opzioni di fronte, mentre LeU si gioca tutto su una coppia di scartine, sperando che qualcuno si distragga e non si accorga di una manovra che spicca, litizzettianamente, come un paracarro nel sole del tramonto.

La penosa furbata di LeU parte dalla constatazione che M5S sembra non riuscire a schiodarsi da una situazione che lo vede padrone di un terzo dei consensi, ma non di più, ragione per la quale ha cominciato a demolire il dogma dello splendido isolamento per scongiurare uno stallo inconcludente.
Per farlo dovrà rimangiarsi molte cose, e non sono così convinto che abbia voglia di mettersi realmente alla prova, ma diciamo che si prepara a governare con qualche tipo di alleanza. Ecco dunque che LeU pensa di poter approfittare della situazione per ritagliarsi un ruolo, forse con un occhio al partito ago della bilancia, di craxiana memoria, e proporsi come utile complemento per superare il più che probabile stallo post elettorale e, per buona misura, ripigliarsi un po' di voti confluiti in M5S.

Ma io credo che il movimento difficilmente collaborerà in questo senso, dato che gli si possono muovere molte critiche, ma certo non quella di essere composto da fresconi senza malizia, e alla fine troverà più conveniente guardare a destra, ovvero ad una compagine consistente sulla carta, ma assai fragile nei fatti e dalla quale potranno staccarsi pezzi abbastanza consistenti da svolgere il ruolo che vorrebbero ritagliarsi D'Alema e Bersani, ma con il vantaggio di una maggiore vicinanza a molte delle posizioni espresse su immigrazione ed Euro, per non parlare di un elettorato meno litigioso e tranquillizzato dalle intercorse aperture grilliane ad associazioni di categoria come Assolombarda.

Mi sto arrampicando sugli specchi? Forse, e forse no, dato che la scena politica italiana ha, da molto tempo, la lineare verosimiglianza di un pezzo teatrale à la Ionesco.
E forse, alla fine, M5S potrebbe anche aver scherzato, non sarebbe la prima volta che si dichiarano aperti ad iniziative condivisibili, salvo poi non farne niente. Dipenderà anche dal tipo di risposta che la base pentastellata darà non appena vedrà che quelle aperture comportano la frequentazione di partiti e politici fin qui abbondantemente demonizzati.

E' di oggi la notizia dell'ingresso della Boldrini in Liberi e Uguali. Come la prenderanno tutti quei gentiluomini e nobildonne del movimento che hanno passato anni a collocarla tra le virtuose del meretricio interrazziale?


domenica 3 dicembre 2017

L'occhio vede solo ciò che la mente è preparata a comprendere. (H. L. Bergson)






Questa volta sarò insolitamente breve, perlomeno per i miei standard, ma la funzione on this day di Facebook, mi ripropone un post che mi ha sempre colpito per le sue implicazioni le quali adesso, inevitabilmente, fomentano in me alcune considerazioni che desidero esporre qui, in forma tutto sommato sintetica.
Mi riferisco ad un post con una foto piuttosto interessante la quale, in un'occasione, spinse un amico a criticarne la valenza relativista, soprattutto in campo politico, che vi può essere attribuita. Per come la vedo io però questa rappresentazione grafica sottolinea che esiste una verità oggettiva e una o più visioni possibili, le quali possono essere in malafede, ma allora dovremmo parlare d'altro, in buonafede, o semplicemente non sufficientemente informate. La verità esiste, ma noi dobbiamo fare i conti con i nostri limiti ed essere sempre pronti ad acquisire dati senza farci deviare. La voluttà del giusto e corretto è desiderabile, ma non molto realistica. Un fenomeno fisico può risultare incomprensibile o frainteso per la semplice inadeguatezza degli strumenti di osservazione e un costrutto matematico è valido all'interno dei propri peculiari presupposti, non in altri. In campo economico o politico, che a dispetto di quanto affermano i loro esperti e cultori, io non posso proprio annoverare tra le scienze, ogni parvenza di oggettività implicita diviene problematica e praticabile con esiti incerti. Ecco allora che entrano in campo interessi specifici, per come la vedo io, e allora questa grafica mi ricorda che esistono diversi punti di vista e che io farò bene a tenerne conto, non per farmi sviare, ma per comprendere meglio certi meccanismi e combatterli meglio magari, o anche cogliere elementi che non avevo compreso e dunque non avevo incluso nella mia constatazione della realtà. Non sono mai stato un bracciante agricolo, ma sono sicuro che uno di loro mi può insegnare un sacco di cose. Non sono mai stato neanche un topo di fogna fascista, ma mi è utile comprendere come certi loro stimoli facciano presa su certa gente. Il mio non è uno sdoganamento dell'indeterminazione ideologica, che in genere ha collocazioni ideologiche per nulla indeterminate e sempre coricate sul lato destro del novero di opinioni, ma un discorso sulla disponibilità ad imparare.