giovedì 26 settembre 2019

Guardiamo le ombre e li vediamo grandi, ma solo perché siamo al crepuscolo.


Torno ancora su una sottolineatura che mi è cara, ovvero quanto il livello di astensione dal voto contribuisca a creare forti turbative nella conduzione politica del paese, e non venitemi a sfrucugliare con le puttanate da assemblea condominiale sull'assente, "che ha sempre torto", perché qui non si tratta di decidere che tipo di lampadine mettere nelle plafoniere dei pianerottoli, anche se pure quello ha la sua porca importanza. Il fatto è che non siamo mica sulla piattaforma Rosseau, dove lo zero virgola caccola conta come una folla.
Se ti ritrovi con una classe politica così scarsa e di bassa... Lega da lasciare a casa quasi metà degli aventi diritto, quota comunque in costante accrescimento, significa che una parte dannatamente importante dell'elettorato non vede presidiati i propri interessi ed aspettative, tanto da non recarsi più alle urne, perché questo significherebbe votare qualcuno che prenderà decisioni a loro sgradite.
Il pirlone di cui sopra, quello che mi percuote lo scroto con "l'assente che ha torto" mi dirà certamente che non votare significa, nei fatti, votare per chi vince, giusto? No, frescone, sbagliato, perché quando ogni voto che potresti esprimere è contrario ai tuoi interessi, l'acuto pensamento strategico che mi elargisci è buono quanto un ficcante pensierino da biscottino della fortuna. Ti faccio un esempio, così magari la capisci perfino tu. Dunque: sono un ex sessantottino rimasto sempre fedele ai miei principi giovanili, seppure molto mortificati da una realtà scoraggiante. Ho tra i miei valori la solidarietà, l'uguaglianza, il perseguimento della dignità umana e dei diritti delle classi che costituiscono l'ampia base della piramide sociale. Ho operato per tutta la vita lavorativa nel sindacato, anche se con compiti minimi, ho sempre seguito il dibattito politico e sono impegnato nella cooperazione internazionale. Inquadrato il tipo? Andiamo alle urne; cosa voto? Certo non la Lega, e neanche M5S visto che il suo preteso postideologismo nasconde molto malamente un populismo similperonista, confusionario e pericoloso. Non è certo più il caso di votare PD, anche se in passato l'ho fatto, ahimè, turandomi il naso, ed altri orifizi che non sto a dirti, di cui perlomeno uno è stato poi violato grazie al tradimento renziano e alla mutazione teratogena in partito campione del liberismo. Degli altri partiti, quelli sullo sfondo e spesso al traino dei più grossi, non è neanche il caso di parlarne.
Ecco, a dire la verità, siccome l'astensione è contraria al mio modo di vedere la politica e alla visione che ho dei diritti di cui godo in quanto cittadino della Repubblica, finora io non sono riuscito a risolvermi a rifuggire dal mio diritto-dovere di voto, e da un certo punto in avanti sono tornato a votare la "cosa" più a sinistra che ho trovato sulla scheda, un partito ben nascosto nella dicitura "altri", a testimonianza della sua straordinaria capacità di convincere qualcuno, fuori di alcuni appassionati sostenitori, il cui attaccamento rischia di essere più che altro puro fideismo. L'ho fatto ben sapendo che neppure quella formazione mi rappresentava, intenta com'era a corteggiare uno scenario ormai morto e sepolto con la fine della fabbrica fordista e di tutto ciò che ne conseguiva. Dunque in realtà, con forse più di un pizzico di ipocrisia, ho votato, ma funzionalmente e moralmente è come se mi fossi astenuto. Comunque sia non ha fatto alcuna differenza. Chiunque io e milioni di altri astenuti avessimo votato, avremmo in ogni caso portato l'acqua al mulino di qualcun altro, facilmente di un nostro nemico.

Non è una bazzecola questa dell'esplosione del fenomeno astensione. E' un sintomo gravissimo che ci dice, né più né meno, che

LA NOSTRA DEMOCRAZIA E' GRAVEMENTE MALATA
Non si tratta solo di ricordare a Sua Ferocità Salvini che le sue pretese di rappresentare il popolo italiano, nientemeno, sono una bestialità assoluta, anche se si prende in considerazione il dato più benevolo, figuriamoci quello effettivo al netto degli astenuti, bisogna che anche tutti gli altri capiscano che non possono rilassarsi più di tanto, e che anche loro rappresentano in realtà quattro gatti, di cui perlomeno tre non sono neanche troppo convinti, essendo il quarto un "mangianegri" anticomunista a prescindere. La verità, cruda quanto di solito è capace di essere, è che a fronte del "popolo italiano", da tutti tirato per la giacchetta, sta una pletora di pesi mosca spesso eterodiretti e opachi in tutte le loro manifestazioni. Vorrei finire con una menzione speciale per i miei compagni di fede progressista, comunista, socialista, marxista-leninista, o come cazzo preferiscono definirsi.
Avete dato un'occhiata a questo sondaggio? O a qualsiasi altro, tanto è lo stesso. Quale famiglia politica brilla per la sua totale ASSENZA? Ecco, si, bravi. La sinistra manca del tutto, e non sarà certo chi ha scippato la denominazione "La Sinistra", col suo ridicolo 2,1% o i compagni "a sinistra delle guardie rosse cinesi" a risollevare le sorti della famiglia politica, o a convincere quegli astenuti a tornare alle urne. Facciamoci tutti, marzullianamente, una domanda... e vediamo di darci una risposta, una buona volta.

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