venerdì 5 ottobre 2018

Ci sarà pure un giudice a Berlino

La Magistratura ha applicato gli arresti domiciliari a Mimmo Lucano.
Si tratta di una misura cautelare. Questo significa che il provvedimento è comminato per una o più delle seguenti fattispecie:

  • gravi indizi di colpevolezza;
  • rischio di inquinamento delle prove;
  • rischio di fuga dell'imputato;
  • rischio di reiterazione del reato.

Mimmo Lucano, al momento in cui scrivo è ristretto ai domiciliari, ma non è ancora legalmente riconosciuto colpevole di alcunché, e anzi il suo stato non è ancora quello di imputato, bensì di indiziato.
Lo stato di colpevolezza potrà sussistere, eventualmente, solo dopo il terzo grado di giudizio, o prima se l'imputato, qualora lo divenisse, non dovesse optare per i ricorsi.
E in fin dei conti non è escluso che il tutto si risolva ancor prima di avvicinarsi ad un'aula di tribunale, se Lucano non verrà rinviato a giudizio per insussistenza dei reati contestatigli.


La Lega, comunque e per pronto accomodoesulta e loda l'operato della Magistratura.  Curioso, ma non certo  inaspettato il forte strabismo legaiolo. Quella Magistratura è infatti la stessa che il tetro Salvini aveva poche settimane prima svillaneggiato, a seguito della conferma, definitiva stavolta e con correlato status di colpevolezza, della sentenza di sequestro di 49 milioni di Euro, frutto della truffa ai danni dello Stato, perpetrata dalla Lega tra il 2008 ed il 2010.    Un robusto appetito, mi sento di dire.

Salvini si espresse con grande arroganza, profondo analfabetismo istituzionale e inossidabile visione autoritaria, ricorrendo alla pretestuosa sottolineatura del fatto che i giudici non godono del voto popolare, al contrario di lui.     E tanti saluti alla Costituzione, che il testosteronico segretario legaiolo avrebbe giurato di difendere quando divenne ministro della Repubblica, al principio di separazione dei poteri ed anche al senso del ridicolo, in quanto il suo partito ha ricevuto certamente una legittimazione popolare, ma senz'altro non plebiscitaria quanto pretende di spacciare, trattandosi di meno del 13,07% (il 17,37% del 75,24% degli elettori che hanno espresso un voto) degli aventi diritto.   


E comunque la cosa non ha alcuna importanza.  Anche se la Lega rappresentasse il 100% del popolo italiano, cosa che è assai lontana dal fare, la Magistratura in questo paese non è elettiva, in conformità alla nostra legge fondamentale.
Questa è la regola, e per cambiarla bisogna mettere in atto un processo di revisione costituzionale che, al momento, è molto al di fuori delle capacità dei maneggioni al potere.

Più neutro l'accoglimento della decisione dei giudici di concedere alla Lega comodissime rate di rientro - 100.000 Euro ogni due mesi su base volontaria - perché se da una parte rimane, bruciante, il verdetto di colpevolezza, dall'altra si evitano intrusioni investigative, pericolose e scomodissime, nelle faccende finanziarie del partito, che a questo punto devo sospettare di un tasso elevato di opacità.

Una decisione, quella del Tribunale di Genova, che qualcuno attribuisce a criteri pragmatici - la procura penserebbe così di ottenere l’intero tesoro senza dover investire tempo e risorse per andarlo a cercare - ma che io ritengo essenzialmente politica, e come tale non proprio esente da critiche, provenendo dal potere giudiziario, presa per non causare la scomparsa, legalmente parlando, di un partito di governo, con le tempeste che ne sarebbero seguite.        E' la mia un'ipotesi, che prende atto dello stato di profonda debolezza degli assetti democratici ed istituzionali della Nazione.

Sospetto anche che qualche barbaro sognante conti sulla grottesca dilatazione temporale - 80 anni - della rateazione per spuntare, a tempo debito, un effetto Germania.
Quel paese infatti, riuscì a non pagare i mostruosi indennizzi, accumulati in ben due guerre mondiali, per l'aggressione ai propri vicini e l'occupazione di larghissima parte del continente europeo, col semplice espediente di allontanare di decenni il momento del saldo da quello dei delitti perpetrati.

Rimane il fatto che la Magistratura svolge il suo compito, e che se talvolta pensiamo che i suoi componenti possono essere meno super partes di quanto sarebbe auspicabile, il sistema è congegnato in modo da minimizzare letture personali ed interessate da parte dei suoi sacerdoti togati.   

La Magistratura amministra la giustizia in conformità al corpus di leggi che promana dal potere legislativo.  Io posso dispiacermi, talvolta, dell'operato dei magistrati, ma frequentemente questo dispiacere discende più dalle leggi promulgate che da come vengono amministrate.

Il caso di Mimmo Lucano, in questo senso, è illuminante.   Il sindaco di Riace, infatti, è stato messo agli arresti domiciliari principalmente in forza di leggi volute fortemente dai partiti di centrodestra, tra cui appunto la Lega, che si sono letteralmente inventati il reato di immigrazione clandestina a carico di ciascun immigrato, facendo diventare delinquenti dei poveri disgraziati, non differenti dai milioni di italiani che in passato, ma anche in questo stesso momento, sono fuggiti dalla propria terra per cercare fortuna dove si stava un po' meglio.

Stare di mazzo, come fanno i grillo-legaioli, è comodo.  Se poi hai la faccia da intramuscolari e sei privo di senso della decenza non ti ferma più nessuno, o no?


Nessun commento:

Posta un commento

Ti ringrazio per aver voluto esprimere un commento.