Non
ho seguito la puntata del 21/12/17 di Piazza Pulita, ma mentre Di
Battista veniva intervistato da Formigli, ho notato che su FB molti
dei miei contatti che hanno aderito a Liberi e Uguali si sono espressi
benevolmente verso il rappresentante pentastellato, certificando
molte sue affermazioni come profondamente condivisibili.
Non
è una modalità inconsueta, nel campo della sinistra, quella di
prodursi in endorsement abbastanza incongrui, date le precedenti
sferzanti critiche sui soggetti momentaneamente osannati.
Avvenne anche ai tempi della prima guerra del Golfo, quando molti si
produssero in entusiastici commenti a favore del Papa, che aveva una
posizione programmaticamente pacifista, immemori di averlo sfanculato
fino al giorno prima, quando parlava di aborto, e tornando a farlo
alla prima occasione utile.
Sta
di fatto che anche il più disattento degli osservatori può
agevolmente rilevare che mentre Bersani torna a tendere la mano ai
pentastellati, M5S supera, con una disinvoltura solo apparente, il
suo originario dogma sulla non commistione con i
partiti collusi e apre alla possibilità di alleanze quantomeno
operative.
Sulla cosa ho un'opinione che forse è un po' azzardata, ma che mette insieme una certa ambiguità strategica di LeU e il passaggio di M5S da semplice macchina da opposizione a soggetto governante.
Sulla cosa ho un'opinione che forse è un po' azzardata, ma che mette insieme una certa ambiguità strategica di LeU e il passaggio di M5S da semplice macchina da opposizione a soggetto governante.
Io
penso che la creatura politica di Bersani e D'Alema, che sta avendo
un certo successo principalmente per il desiderio di molti
simpatizzanti di fare qualcosa per uscire dal profondo
buco nel quale si è cacciata la sinistra, sia alla fine più che
altro un tentativo di reinventare il PD, ma senza Renzi e con lo
scopo di recuperare il voto di sinistra copiosamente drenato dai
5Stelle fin dal loro apparire, ragione per la quale si produce in
qualche apertura verso i pentastellati allo scopo di riappropriarsi
di scaglioni di elettori persi da molto tempo.
Ma
si tratta di un tentativo goffo e che fa mostra di una condiscendenza
perfino ridicola, considerando che, stando ai sondaggi, LeU dentro
M5S ci ballerebbe non meno di tre volte, nella migliore delle
ipotesi.
Che c'entra? Beh diciamo che, come minimo, siamo di fronte a posizioni negoziali non precisamente equivalenti. M5S ha le vele al vento, si è tenuto le mani libere, gode di una rendita di posizione cospicua e ha molte opzioni di fronte, mentre LeU si gioca tutto su una coppia di scartine, sperando che qualcuno si distragga e non si accorga di una manovra che spicca, litizzettianamente, come un paracarro nel sole del tramonto.
Che c'entra? Beh diciamo che, come minimo, siamo di fronte a posizioni negoziali non precisamente equivalenti. M5S ha le vele al vento, si è tenuto le mani libere, gode di una rendita di posizione cospicua e ha molte opzioni di fronte, mentre LeU si gioca tutto su una coppia di scartine, sperando che qualcuno si distragga e non si accorga di una manovra che spicca, litizzettianamente, come un paracarro nel sole del tramonto.
La
penosa furbata di LeU parte dalla constatazione che M5S sembra non
riuscire a schiodarsi da una situazione che lo vede padrone
di un terzo dei consensi, ma non di più, ragione per la quale ha
cominciato a demolire il dogma dello splendido isolamento
per scongiurare uno stallo inconcludente.
Per
farlo dovrà rimangiarsi molte cose, e non sono così convinto che
abbia voglia di mettersi realmente alla prova, ma diciamo che si
prepara a governare con qualche tipo di alleanza. Ecco dunque che
LeU pensa di poter approfittare della situazione per ritagliarsi un
ruolo, forse con un occhio al partito ago della bilancia,
di craxiana memoria, e proporsi come utile complemento per superare
il più che probabile stallo post elettorale e, per buona misura,
ripigliarsi un po' di voti confluiti in M5S.
Ma io credo che il movimento difficilmente collaborerà in questo senso, dato che gli si possono muovere molte critiche, ma certo non quella di essere composto da fresconi senza malizia, e alla fine troverà più conveniente guardare a destra, ovvero ad una compagine consistente sulla carta, ma assai fragile nei fatti e dalla quale potranno staccarsi pezzi abbastanza consistenti da svolgere il ruolo che vorrebbero ritagliarsi D'Alema e Bersani, ma con il vantaggio di una maggiore vicinanza a molte delle posizioni espresse su immigrazione ed Euro, per non parlare di un elettorato meno litigioso e tranquillizzato dalle intercorse aperture grilliane ad associazioni di categoria come Assolombarda.
Ma io credo che il movimento difficilmente collaborerà in questo senso, dato che gli si possono muovere molte critiche, ma certo non quella di essere composto da fresconi senza malizia, e alla fine troverà più conveniente guardare a destra, ovvero ad una compagine consistente sulla carta, ma assai fragile nei fatti e dalla quale potranno staccarsi pezzi abbastanza consistenti da svolgere il ruolo che vorrebbero ritagliarsi D'Alema e Bersani, ma con il vantaggio di una maggiore vicinanza a molte delle posizioni espresse su immigrazione ed Euro, per non parlare di un elettorato meno litigioso e tranquillizzato dalle intercorse aperture grilliane ad associazioni di categoria come Assolombarda.
Mi
sto arrampicando sugli specchi? Forse, e forse no, dato che la scena
politica italiana ha, da molto tempo, la lineare verosimiglianza di
un pezzo teatrale à la Ionesco.
E
forse, alla fine, M5S potrebbe anche aver scherzato, non sarebbe la
prima volta che si dichiarano aperti ad iniziative condivisibili,
salvo poi non farne niente. Dipenderà anche dal tipo di risposta
che la base pentastellata darà non appena vedrà che quelle aperture
comportano la frequentazione di partiti e politici fin qui
abbondantemente demonizzati.
E' di oggi la notizia dell'ingresso della Boldrini in Liberi e Uguali. Come la prenderanno tutti quei gentiluomini e nobildonne del movimento che hanno passato anni a collocarla tra le virtuose del meretricio interrazziale?
E' di oggi la notizia dell'ingresso della Boldrini in Liberi e Uguali. Come la prenderanno tutti quei gentiluomini e nobildonne del movimento che hanno passato anni a collocarla tra le virtuose del meretricio interrazziale?
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